Aumenta violenza contro donne aborigene in Canada e il governo come risposta taglia il finanziamento per il database dell’Associazione delle donne aborigene canadesi.

Segnaletica stradale a Mistissini – Canada – che indica lo stop e gli indirizzi in lingua Cree, inglese e francese. ©P199
Canada – Venerdì 7 marzo è stata presentata al Parlamento canadese una relazione parlamentare intitolata “Donne invisibili: un invito ad agire” dove sono elencate 16 raccomandazioni al governo.
Nella relazione persentata dalla Commissione Speciale sulla Violenza Contro le Donne Indigene risulta che i livelli di violenza vissute dalle donne e ragazze indigene stanno aumentando in tutto il Canada.
L’Associazione delle donne native del Canada ha raccolto dati che mostrano che a livello nazionale tra il 1960 e 2010, 582 donne e ragazze aborigene sono state segnalate come disperse o sono state assassinate in Canada. Il 39% di questi casi si sono verificati dopo il 2000.
Non è possibile reperire dati rilevanti sulle violenze in quanto il governo ha tagliato il finanziamento per il database dell’Associazione delle donne native del Canada e le forze di polizia canadesi non sempre raccolgono dati sulla razza e l’etnia.
La relazione ha suscitato sgomento tra le associazioni di difesa dei diritti per le donne indigene perché non raccomanda al governo federale di avviare un’inchiesta nazionale indipendente sulla violenza verso le donne indigene e perché non raccomanda di affrontare la responsabilità della polizia.
L’elevato numero di donne aborigene disperse o assassinate in Canada è preoccupante e l’impatto devastante che queste tragedie hanno sulle famiglie e le comunità canadesi è molto grande.
Il governo ha 120 giorni per rispondere alla relazione pubblicata Venerdì .
Fonti:
Flaviano Tarducci
Pubblicato su Segnali di fumo – il magazine sui Diritti Umani www.sdfamnesty.org