Thomas Edison, nato a Milan in Ohio nel 1847, famoso inventore statunitense di origini olandesi, quando aveva bisogno di un’idea nuova, chiudeva le tende del salotto e si sedeva nella poltrona; allungava le gambe e appoggiava le braccia sui braccioli. Posizione perfetta per dormire! In ogni mano Edison teneva un cuscinetto a sfera. Non appena si addormentava, la mano si rilassava facendo cadere i cuscinetti metallici in due vassoi che aveva prima posizionato per terra. Il rumore lo svegliava, in quel momento, tra sogno e realtà, Edison prendeva nota delle idee che gli venivano in mente.
In questo modo Edison approfittava dello stato mentale chiamato “ipnagogico“, che secondo i neurologi è ricco di onde theta, tipiche dei sogni e delle fantasie. Nell’inconscio non esiste autocensura, durante il sonno l’attenzione si allenta permettendo alle idee di maturare. Durante il sonno le idee sono libere di ricombinarsi tea loro secondo disegni diversi e associazioni imprevedibili, non si sente più lo sforzo e il temo sembra annullarsi.